“Migliore” ha un significato relativo, poiché molti fattori contribuiscono alla scelta di un TV. Come approcciarsi all’acquisto? Per farlo è bene capire quali sono le proprie finalità, necessità e preferenze, poiché i televisori possono avere usi e prezzi più disparati. Attraverso la nostra analisi è possibile navigare tra i miglior TV e trovare quel che fa per noi. Miglioriacquisti.com è aggiornato regolarmente per permettere di scegliere sempre il migliore tipo di smartphone: è facile! basta leggere.
Prima di tutto, bisogna chiarire che NON esiste il televisore perfetto! Pertanto, durante la scelta di un TV, bisognerà mettersi alla ricerca del prodotto che più si avvicina alle vostre esigenze e alla vostra definizione di perfezione. Ma partiamo dai criteri base per avventurarsi in questa ardua ricerca:
Sembra una ovvietà, ma il nostro potere d’acquisto sarà il motore principale della nostra ricerca. Fissatevi un budget ideale per le vostre tasche e sforatelo solamente se ritenete che un prodotto leggermente più costoso possa effettivamente soddisfarvi di più di un prodotto perfettamente in-budget. La regola fondamentale è mai andare su spese folli credendo che il più costoso sia per forza il migliore in assoluto! La ricerca del miglior tv si basa anche sul prezzo che saremo disposti a pagare.
Non dimentichiamoci che i televisori sono solo un mezzo per la visione di contenuti multimediali. Quindi, a monte di una scelta d’acquisto di un TV, bisognerà chiedersi “ma io principalmente, cosa vedo sul televisore?”. In base alla vostra risposta ci sarà la principale grande scrematura dell’immenso catalogo offerto dai vari produttori e distributori. Siete degli amanti di film e serie tv in ALTISSIMA risoluzione? Bene, allora i televisori 4k con un basso refresh-rate rappresenterà la vostra zona di comfort per continuare la vostra ricerca. Siete dei videogiocatori incalliti che vogliono il meglio del meglio? In questo caso un televisore 1080p o 4k con altissimo refresh-rate sarà il vostro ambiente di ricerca. Siete degli appassionati di cinema d’autore e vecchie pellicole? Allora dovreste assolutamente immergervi alla ricerca di un televisore a tubo catodico o a schermo piatto con un risoluzione di massimo 720p.
Come vedete, i contenuti sono davvero la chiave di volta per la ricerca e la scelta del miglior tv. Riprendendo un famosissimo detto e modificandolo per l’occasione possiamo dirvi “Dimmi cosa guardi e ti dirò che televisore vorrai”.
Con l’espressione “risoluzione” si indica il numero dei pixel presenti sul pannello di uno schermo. Tale valore viene indicato attraverso la relazione di due numeri (rispettivamente i pixel presenti sul lato orizzontale e il lato verticale di un televisore). Più alti saranno questi valori più alta sarà la risoluzione offerta del televisore. Per semplificare al massimo il concetto di risoluzione possiamo dire che “più è alta la risoluzione offerta da un TV, più alta sarà la qualità dell’immagine”. Ciò è possibile dal fatto che, con un incremento della risoluzione assisteremo anche ad un incremento della densità di pixel per ogni zona del pannello.
Ma, detto terra terra, cosa sono i pixel? I pixel non sono altro che quei quadretti che vanno a comporre l’immagine. Più quadretti avremo, più le immagini a schermo saranno nitide e piene di dettagli.
Un’altra cosa importantissima da tenere in mente prima di scegliere la risoluzione del nostro nuovo TV è che “al variare della risoluzione varia anche la distanza ideale a cui si consiglia la visione del televisore”. Tale distanza, oltre alla risoluzione dello schermo, tiene conto anche della grandezza del televisore (che sarebbe la diagonale del display), grandezza espressa in pollici.
CURIOSITÀ: L’occhio umano è in grado di percepire massimo 326 PPI (Pixel per Pollice). Pertanto un qualsiasi display (televisore, monitor pc, display dello smartphone, ecc.) con un PPI superiore NON porterà alcun giovamento ed ANZI, farà lievitare inutilmente il prezzo del prodotto che andremo ad acquistare.
Il termine “Dimensione”, per un televisore, può essere spesso fuorviante visto che, esso è soggetto a diverse tipologie di misurazione:
Prima di iniziare a spiegare questo criterio di scelta bisogna ASSOLUTAMENTE porre in essere una premessa “La distanza di visione OTTIMALE è variabile in base alle dimensioni e alla risoluzione del televisore. NON esiste una distanza corretta per TUTTI i TV”. Potreste acquistare il miglior tv in circolazione e non poterne godere a pieno a causa di un errato rapporto dimensione/risoluzione/distanza di visione.
Detto ciò, possiamo iniziare a snocciolare questo rapporto di dimensioni che ci darà come risultato sempre la distanza di visione ottimale.
Da qualche anno a questa parte, abbiamo visto un diffondersi sempre più a macchia d’olio di televisori 4k dalle più disparate dimensioni. Tuttavia, soprattutto nel nostro Bel Paese, la stragrande maggioranza dei contenuti offerti dal digitale terrestre, risulta ancora essere aggrappato ad una più classica risoluzione come Full HD (1080p). La risoluzione 4k (UHD – Ultra HD) è il doppio più definita di quella Full HD; pertanto, questo fattore influisce tantissimo sulla distanza di visione ottimale.
Per esempio, da un ipotetico contenuto 4K visto su un 60 pollici Ultra HD ad una distanza di visione di 1,8 metri, ne risulterà una visione a dir poco perfetta dal punto di vista del godimento dei dettagli riprodotti a schermo. Al contrario, mantenendo la stessa distanza ma adottando una sorgente Full HD, avremo come risultato un’immagine parecchio sgranata e quasi del tutto ingodibile.
Ma vediamo cosa succede invertendo la situazione esplicata pocanzi. Prendiamo un televisore 4k da 60” e uno Full HD con le stesse dimensioni in pollici, e poniamoli ad una distanza di visione 4 metri. In questo caso, per quanto possa essere buona la vista dello spettatore, sarà del tutto impossibile distinguere le due risoluzioni, visto che, ad una distanza così elevata e con quella determinata dimensione in pollici, si andranno completamente a perdere tutti i vantaggi “grafici” di una risoluzione così elevata come quella dell’Ultra HD.
PER QUESTO MOTIVO ogni risoluzione ha una distanza ottimale in base alle dimensioni (in pollici) del display. Di seguito vi proponiamo una tabella esplicativa per individuare la distanza ottimale del vostro televisore in base alle sue dimensioni e alla sua risoluzione.
NOTA: nel caso di visione di contenuti 3D queste distanze andranno ridotte del 20%.
Dulcis in fundo, la tipologia di pannello che vorremo a bordo del nostro nuovo televisore. Ne esistono di diversi tipi e ogni tipologia ha una serie di pro e contro che potrebbero far tendere l’ago della bilancia in loro favore.
Prima di iniziare, una precisazione terminologica è d’obbligo. I cosiddetti TV “LED” non sono una nuova tecnologia a se stante, bensì una variante ed evoluzione dei TV “LCD” (Cristalli Liquidi). La differenza principale tra un televisore LCD e uno LED è il tipo di retroilluminazione adottata dal pannello, che in entrambi i casi è un pannello LCD.Nei televisori LCD la retroilluminazione è garantita da delle lampade fluorescenti.Nei televisori LED, invece, la retroilluminazione è operata tramite una serie di Led in successione.
NOTA: da adesso in avanti, per una semplice comodità terminologica, i televisori LCD e LED saranno entrambi indicati con la sigla LCD.
La tecnologia OLED (diodo organico ad emissione luminosa) è la naturale evoluzione della ormai storica tecnologia al Plasma deli anni ’80. Questa tipologia di pannello sfrutta un sottile strato di un materiale organico in grado di emettere luce in maniera totalmente indipendente quando viene attraversato da corrente elettrica. Questa tecnologia altamente all’avanguardia, oltre a permettere di realizzare dei display con la capacità di emettere luce propria, rende altresì possibile la realizzazione di pannelli molto sottili, addirittura pieghevoli e arrotolabili e che richiedono minori quantità di energia per funzionare.
Vista la grande varietà di televisori LCD presenti sul mercato, vediamo di far chiarezza sulle loro principali differenze. Come già spiegato in precedenza, i televisori LCD sono composti da una parte passiva, ovvero il Pannello a cristalli liquidi, e da una parte attiva, ovvero la retroilluminazione. Precisato nuovamente questo concetto, diventa logico capire che l’unica differenza tra le varie tipologie di televisori LCD risieda nella tipologia di retroilluminazione adottata:
Pannelli EDGE LED
Sono attualmente i pannelli più comuni che troviamo sui televisori LCD. In questo caso specifico, la retroilluminazione è costituita da una striscia di LED che circonda l'intero pannello LCD. Questa tipologia di retroilluminazione è regolabile solo in intensità nelle varie sezioni che compongono il perimetro e pertanto offre risultati non troppo brillanti nelle scene scure che tenderanno al grigiastro. Altro problema rilevato su questa tipologia di pannelli è una fascia perimetrale più luminosa rispetto alla zona centrale del pannello stesso.
Pannelli DIRECT LED
Sono pannelli in cui i LED della retroilluminazione sono posti dietro tutta la superficie del pannello LCD. Il vantaggio immediato, in questo caso, è una migliore uniformità di tutta la retroilluminazione.
Pannelli Full LED
Sono pannelli in cui i LED della retroilluminazione sono posti dietro al pannello LCD come i direct LED. Tuttavia, a differenza di questi ultimi, i singoli LED possono essere pilotati singolarmente in modo da spegnere alcune sezioni per avere un nero migliore.
Pannelli Quantum Dot LED
Sono pannelli Full Led in cui il colore dei LED della retroilluminazione non è bianco ma azzurro e che, tramite l'utilizzo di appositi filtri ottici, è possibile modulare il colore della luce generata. Tale tipo di pannello permette un'estensione cromatica maggiore e quindi un Gamut (l’insieme dei colori che il dispositivo è in grado di riprodurre) più esteso. Al momento tali pannelli sono quelli più di pregio nella categoria LCD.
La principale differenza tra le due tecnologie è che i televisori LCD hanno un pannello passivo che non è in grado di emettere luce in maniera indipendente (infatti è necessaria una retroilluminazione), mentre gli Oled hanno un pannello attivo in grado di illuminare i singoli pixel in maniera del tutto indipendente.
LCD
Il pannello è costituito da una matrice LCD di celle colorate (RGB) che, a seconda della polarizzazione data alla singola cella, vengono aperte o chiuse lasciando filtrare la luce della retroilluminazione. Tale retroilluminazione è costituita da lampade fluorescenti o da LED bianchi che si accendono e spengono in base alla luminosità e ai colori presenti nel fotogramma da riprodurre a schermo.
Vantaggi
Svantaggi
OLED
I pannelli Oled sono costituiti da una matrice di pixel attivi che sono suddivisi a gruppi di 4 (RGBW) che costituiscono i tre colori fondamentali (RGB) più un pixel bianco (W). Tali pannelli sono denominati Oled proprio per la tipologia di materiale usato per la loro costruzione (Organic), materiale che, una volta attraversato da corrente elettrica continua, genera luce in maniera del tutto autonoma.
Nativamente, nei pannelli Oled, la luce generata da ogni singolo subpixel è di colore bianco e subisce una variazione cromatica grazie all'applicazione di filtri ottici di colore R-ed, G-reen, B-lue. Il quarto pixel del gruppo viene lasciato senza filtro in modo da emettere una luce bianca utile per aumentare la luminosità massima del pannello. Il grande vantaggio di un pannello Oled è quindi che può pilotare ogni singolo subpixel, indipendentemente dagli altri, con un'intensità luminosa che va da zero (nero puro) al valore massimo supportato dal pannello, valore denominato Lumen o ANSI-Lumen.
Vantaggi
Svantaggi
La maggior parte dei TV di fascia alta, sia LCD sia OLED, sono ormai dotati di tecnologia 3D (alcune volte di tipo proprietario). Quindi, se vorrete un televisore con a bordo il 3D, sappiate che dovrete per forza puntare alla fascia alta di quasi tutti i brand. Inoltre la presenza di questa specifica, comporterà un ulteriore innalzamento del prezzo.
Tuttavia, se non siete interessati al mondo del 3D, potrete trovare facilmente TV non dotati di questa tecnologia e riuscire a risparmiare anche una bella somma.
Ma prima di abbandonare questo argomento, alcune precisazioni sulle tipologie di tecnologie 3D attualmente in commercio:
3D Attivo (con occhiali): Un Televisore 3D dotato di questa tecnologia permette la visualizzazione di fotogrammi in sequenza in rapidissima successione, uno per la lente sinistra e uno per la lente destra, in maniera asincrona, ovvero, ogni fotogramma non viene mai replicato su entrambe le lenti, ma solo su una di esse. Questa rapida successione, che raggiunge picchi di 60 fotogrammi al secondo avviene così rapidamente che si nota a malapena.
NOTA: alcune persone potrebbero riuscire a percepire il passaggio di questi fotogrammi e pertanto provare un forte senso di nausea. Vi consigliamo di testare questa tipologia di televisore prima di acquistarlo.
Inoltre, essendo questo sistema di tipo attivo, gli occhiali in dotazione non sono semplice vetri, ma veri e propri schermi LCD semitrasparenti i quali necessitano di una batteria per poter alimentare il sistema di comunicazione con il televisore.
NOTA: alcuni modelli propongono occhiali con pile integrate ricaricali via USB. Altri brand continuano invece a proporre dispositivi alimentati con le classiche batterie AAA.Questa tipologia di occhiali, essendo dotati di un comparto tecnologico di tutto rispetto, hanno un peso e un costo maggiore rispetto alla controparte 3D Passivo.
3D Passivo (con occhiali): Uno televisore con 3D Passivo, invece, visualizza i due fotogrammi contemporaneamente su entrambe le lenti degli occhiali, ma ogni fotogramma è gestito attraverso un filtro polarizzante diverso che "allinea" le onde di luce in una sola direzione. Queste onde luminose emesse dal televisore, scontrandosi con gli occhiali 3D, vengono a contatto con un filtro presente sulle lenti, il quale indirizzerà la luce destinata all'occhio destro sulla lente di destra, e la luce destinata all’occhio sinistro sulla lente sinistra.Essendo una tecnologia più vecchia e nettamente meno costosa, incontra dei limiti tecnici:
In ogni caso, essendo la tecnologia 3D meno costosa in commercio, ed essendo gli occhialini delle semplici lenti polarizzate non necessitanti di batterie, i prezzi per questa tipologia di prodotti sono molto bassi.
3D Lenticolare (senza occhiali): è attualmente la tecnologia 3D più all’avanguardia e si è recentemente posta alla base della nuova generazione di 3D-TV. I televisori con questa tecnologia non hanno bisogno di occhiali e possono funzionare come schermi per qualsiasi sorgente video, compresi i videogiochi. Questa tecnologia si rifà molto alle illusioni ottiche a ologramma, dove mentre si guarda un'immagine in un certo modo la si vedrà in tre dimensioni. È una tecnologia ancora molto giovane ma con un grande potenziale. Pertanto i modelli a disposizione sono ancora pochissimi, molto rari da trovare e soprattutto parecchio costosi.
Emulazione 3D (o conversione da 2D a 3D): La maggior parte dei televisori 3D dà la possibilità di convertire in 3D video e film che normalmente sarebbero fruibili solo nel loro nativo 2D.In pratica, utilizzando una serie di algoritmi, la TV cerca di analizzare l'immagine e distinguere gli oggetti in primo piano per poi creare l'illusione di un’immagini 3D in cui tali oggetti vengono spinti in avanti rispetto allo sfondo.Tuttavia, come potrebbe essere immaginabile, i risultati ottenuti da questa tecnologia sono molto scadenti. Vale quindi la pena attivare la visione 3D soltanto nel caso in cui venga effettivamente trasmesso un film in 3D.
Con l’avvento di questo nuovo standard di Digitale Terrestre, la stragrande maggioranza degli utenti TV si sono già messi alla ricerca di nuovi televisori per sostituire quelli di casa ormai prossimi ad un pensionamento forzato. Anche se a partire dal 2017 tale standard è divenuto obbligatorio su tutti i TV di recente produzione, consigliamo vivamente di assicurarsi che tale specifica sia presente sul vostro prossimo acquisto, onde evitare spiacevoli sorprese quando scoccherà il giorno zero per il passaggio dal Digitale Terrestre T1 al Digitale Terrestre T2.
Quando acquistiamo un TV, specialmente se molto costoso, oltre a considerare cosa ci offre ed il prezzo di vendita dobbiamo considerare anche il servizio post-vendita e la garanzia che ci offre il produttore.
Ma vediamo più approfonditamente cosa offrono i marchi più blasonati per quanto riguarda l’assistenza post-vendita:
Prima di addentrarci nel mondo delle garanzie estese è più che doverosa una precisazione. Il termine GARANZIA, in questo caso, è usato in maniera TOTALMENTE IMPROPRIA. Difatti, quelle che vengono vendute come Estensioni di Garanzia sono in verità delle Polizze Assicurative che nulla hanno a che fare con la garanzia del produttore/legale. Entrano in vigore allo scadere dei 2 anni della garanzia legale e in genere funzionano nel seguente modo:
NOTA: da queste polizze assicurative è SEMPRE ESCLUSO l'esborso per l'uscita del tecnico. Quindi quella sarà una spesa che non vi verrà rimborsata, un po' come la spesa di trasporto nel caso abbiamo richiesto un corriere, soprattutto se il guasto avrà colpito un televisore molto grande e difficile da trasportare in maniera indipendente.Noi ci sentiamo di consigliarvi una polizza assicurativa SOLAMENTE per televisori con un costo parecchio alto (superiore ai 2000€). In altri casi vi consigliamo piuttosto di investire su marche famose per la loro cura nella produzione di questi dispositivi.
Per maggiori informazioni sulla normativa vigente in materia di garanzie ed estensioni di quest'ultime, vi rimandiamo al sito del "Ministero dello Sviluppo Economico" e dell' "AGCM".
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Ci auguriamo che questa guida sia stata utile; fateci sapere nei commenti cosa avete scelto e se avete domande. Alla prossima!